martedì 31 gennaio 2017

Terremotati, pagate il muto



Ci sono agevolazioni per i terremotati, almeno così dicono. Per esempio si sa che i terremotati hanno il mutuo sospeso. Tutti? Nossignore, solo privati che abbiano la casa dichiarata inagibile o aziende ubicate in stabili inagibili a causa del terremoto. Quindi un poveraccio la cui casa sia stata risparmiata dal sisma ma che abbia perso il lavoro perché l’azienda in cui lavorava è stata danneggiata non ha diritto a nulla, deve pagare. Così come un negoziante che magari ha il negozio integro ma nessuno che ci faccia più spesa perché lo Stato ha portato quasi tutti i suoi clienti nei residence sulla costa, deve pagare le sue rate. E zitti, perché dopo tre rate insolute ti pignorano l’immobile. Ecco un piccolo insignificante risvolto, un esempio di come vengono trattati i cittadini italiani.
                                      
Luca Craia

“Banda” di minori magrebini molesta mezza Montegranaro



Non compiono nessuna fattispecie di reato, tutto sommato, ma creano scompiglio e confusione. Sono un gruppo di ragazzini di origine presumibilmente magrebina che imperversa lungo le strade montegranaresi molestando i passanti, insultando, entrando in esercizi commerciali provocando e creando confusione, mettendo scompiglio in giro per il paese. Non so se si tratti della stessa “banda” che molestava automobilisti e residenti di San Liborio qualche tempo fa ma le modalità sono molto simili.
I Carabinieri sono stati allertati ma, sia perché, come dicevamo, in realtà non c’è reato, sia perché si tratta verosimilmente di soli minorenni, non c’è modo di intervenire per le forze dell’ordine. Fatto sta che il fenomeno è preoccupante perché passare dalla bravata all’atto criminale è facile, ma soprattutto perché, in questo modo, si mina seriamente il vivere civile e si ostacolano i già difficili processi di integrazione.
                                      
Luca Craia

Elisa Fioretti porta Montegranaro a Sanremo



Ci sono Montegranaresi che portano in alto il nome del loro paese e lo fanno con una naturalezza e un’umiltà incredibile, come se fosse la cosa più normale del mondo. Elisa Fioretti è una ragazza schiva, che non ama particolarmente i riflettori su di sé ma che si dà un gran da fare per Montegranaro, nell’associazionismo e nel volontariato. Calciatrice di ottime qualità, conosciuta come sportiva di livello in tutta Italia, anima del futsal montegranarese, oggi scopriamo insospettabili doti da musicista che la portano addirittura in finale al prestigioso Sanremo Music Awards, il festival internazionale nato nel 2001 che annovera ogni genere musicale tranne la classica e l’hard rock.
Elisa è arrivata al concorso per caso, come succede spesso, iscritta da alcune amiche. Ha partecipato alle selezioni ed è andata avanti in mezzo a musicisti e cantanti con esperienze pluriennali. Strada facendo ha anche vinto il premio della critica. Superate le finali regionali di San Benedetto del Tronto, Elisa è decollata verso Sanremo dove, l’11 febbraio, ci sarà la finale. Il vincitore avrà la possibilità di produrre un progetto discografico e di essere ospiti nel tour mondiale del festival. Niente male per una ragazza che suona e canta da quando vinse, a soli sette anni, la Spiga d’Oro, il festival canoro paesano per giovanissimi che si faceva in quegli anni, ma che l’ha fatto sempre e solo per diletto.
Sanremo Music Awards è un festival articolato il diverse categorie e, naturalmente, Elisa Fioretti concorre in quella degli emergenti, dove si è classificata insieme ad altri dieci artisti marchigiani. Calcherà il palco, quindi, insieme a musicisti di livello internazionale e avrà la possibilità di respirare la magia di Sanremo a febbraio.
Si schermisce, Elisa, nella sua naturale modestia. E scherza quando le chiedo che farebbe se dovesse vincere: “vengo a cantare gratis per San Serafino” dice ridendo. È un bel sogno, quello che sta vivendo, e se lo merita tutto. Noi naturalmente facciamo il tifo per lei che, comunque, ha già fatto molto e ha portato ancora una volta in alto il nome di Montegranaro. Brava Elisa, e non solo per questo.
                                      
Luca Craia