martedì 17 gennaio 2017

I comuni “car friendly” e l’opportunismo di non fare le multe



Ogni volta che leggo che un Comune sia car friendly perché non fa le multe mi viene una sincope. È come dire che la sanzione è sbagliata, che la norma è sbagliata e che si può tranquillamente disattenderla. Stamattina leggevo sul Corriere Adriatico di quando siano buoni a Monte Urano che non fanno le multe, e ripensavo anche ai colleghi montegranaresi che hanno dichiarato la stessa cosa a fronte di un monte contravvenzioni annuo che definire ridicolo è un eufemismo.
Non fanno le multe, i Sindaci moderni, perché loro non fanno cassa in questo modo. No, loro preferiscono fare cassa con le tasse, facendole pagare a tutti, anziché sanzionare chi ha un comportamento sbagliato. Fare le multe è brutto, secondo questi illuminati amministratori, perché si diventa brutti e cattivi. Ma soprattutto, e diamolo una volta per tutte scansando l’ipocrisia dal campo, fare le multe fa arrabbiare la gente e c’è il rischio che poi, la gente, quando va a votare se ne ricordi.
Si tratta di ipocrisia, infatti, non di essere buoni e garantisti. La sanzione è uno strumento previsto dalla legge e ha una duplice funzione: punire ed educare. Non fare le multe equivale a legittimare il comportamento errato, e lo vediamo bene, nelle nostre zone, quanto sia considerato legittimo ignorare bellamente il codice della strada. Ma i nostri amministratori non vogliono far cassa con le multe. Magari fanno cassa con le imposte sui rifiuti, con quelle sull’occupazione del suolo pubblico, con le addizionali. Ma con le multe non sia mai: il cittadino multato è un cittadino arrabbiato, e un cittadino arrabbiato può farti perdere un sacco di voti. Che parcheggi dove gli pare.

Luca Craia

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