mercoledì 8 febbraio 2017

A Castelsantangelo la speranza è un palazzo che resiste. L’onestà vale più della legge.



La speranza ha bisogno di essere rappresentata da cose tangibili, visibili, che possano indicare come uscire da un brutto momento o come non caderci più. Nel caso di Castelsantangelo Sul Nera, il piccolo comune in provincia di Macerata durissimamente colpito dalla serie di eventi sismici recente, la speranza è rappresentata da un fabbricato. Si tratta di un caseggiato costruito nel 1983 dalla ditta locale Sileoni e Ferranti, uno di quei palazzi bassi e lunghi tipici di questa zona, destinati per lo più a seconde case, a dimore estive. Questa costruzione, eretta trentaquattro anni fa, con normative antisismiche pressochè inesistenti e certamente non aggiornate agli ultimi ritrovati della tecnica e dell’ingegneria edile, ha retto perfettamente alle sollecitazioni telluriche recenti che hanno avuto epicentro proprio nella zona, e a trent’anni di altri terremoti. Ci sono piccole filature sulle tamponature e qualche danno di lieve entità a livello dei tramezzi interni. Nel complesso l’edificio è perfettamente agibile.
Sono due i messaggi che questa piccola notizia, divulgata dalla pagina Facebook “Un aiuto concreto per Castelsantangelo Sul Nera”, ci fornisce: uno è che in questo fabbricato, dove sono ubicati diversi vani a piano terra utilizzabili per attività commerciali, potrebbe essere il perno del rilancio, il luogo della rinascita per la comunità del paesino. L’altro messaggio è ancora più bello e parla di onestà e dedizione al lavoro. Non c’erano le stringenti leggi attuali nel 1983, ma la ditta costruttrice ha eseguito un lavoro destinato a durare nel tempo e a resistere alle prove più dure, segno che il lavoro onesto paga e dà risultati importanti. Soprattutto salva le vite umane. Più che la legge serve l’onestà.
                                      
Luca Craia

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