Viene
annunciata come una vittoria ma sembra la prosecuzione di una condanna all’esodo,
alla diaspora, una diaspora infinita alla quale sono condannati senza colpe i
terremotati marchigiani. Ci sono 5200 posti in hotel disponibili per gli
sfollati, dice l’assessore al turismo della Regione Marche Moreno Pieroni, e ci
saranno fino a dicembre.
Squilli di
trombe e applausi, ma questo significa che gli sfollati non rientreranno nelle
loro città di origine nemmeno dopo l’estate, che le casette, come del resto
sospettavamo, non arriveranno a settembre come promesso, che questo sballottare
la gente come fosse bestiame non terminerà per adesso.
Perché ora
occorrerà spostarsi, visto che gli alberghi della costa non possono mandare a
monte una stagione turistica già fortemente compromessa. Ed eccoci qua, quindi,
a caricare sul carro merci i terremotati come faceva un omino coi baffetti
tanti anni fa, e a spostarli di qua e di là come niente fosse. Ma i danni che
si fanno alla psiche di questa gente, specie ai bambini coinvolti, non li
calcola nessuno.
Luca
Craia
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