mercoledì 1 marzo 2017

Il Ministro per l’Istruzione vuole mandare i soldi per i terremotati a Pesaro



La notizia in quanto tale è irrilevante ma dà l’esatta misura di quanto i nostri governanti non abbiano la minima idea del Paese, dei suoi problemi, delle sue necessità reali e addirittura della sua conformazione geografica. Durante un intervento all’inaugurazione dell’anno accademico del Conservatorio “Gioacchino Rossini” di Pesaro, la ministra per la Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli, ha dichiarato che è importante che i finanziamenti per le celebrazioni rossiniane del centocinquantesimo anniversario arrivino il più celermente possibile perché “il patrimonio culturale che ruota attorno a Rossini va rilanciato, a maggior ragione in una fase in cui parte delle Marche soffrono per le conseguenza del sisma”.
Qualcuno dovrebbe spiegarle che il sisma e, soprattutto, le sue conseguenze, sono ubicati un tantino più a sud, per esempio Pesaro dista 110 chilometri in linea d’aria da Visso e ben 190 chilometri in auto. Ma soprattutto le deve spiegare come sono fatte le Marche, perché sono una regione plurale ma plurale veramente, qualcuno le dia qualche cenno circa la storia di questa regione così particolare, fatta di valli parallele e crinali alti come mura che fanno da confini a molteplici realtà culturali, a vicende molto diverse, a dominazioni e influenze politiche che nei secoli hanno reso questa parte d’Italia una delle regioni più disomogenee e disorganiche dell’intero Paese.
Qualcuno le spieghi la politica di questa Regione dove, quando comanda un presidente di Pesaro, il sud delle Marche è come se non esistesse, anche se viene massacrato dal terremoto. Qualcuno, insomma, dica al Ministro per la Pubblica Istruzione di istruirsi, di informarsi, di non dire castronerie anche perché, francamente, sono l’ultima cosa di cui le Marche Sporche hanno bisogno.
                                      
Luca Craia

Nessun commento:

Posta un commento