giovedì 20 aprile 2017

A Montegranaro vogliono il bibliotecario – guida turistica. Ma non lo scrivono nel bando.


È stata selezionata, il 10 aprile scorso, la figura che dirigerà pro tempore la Biblioteca Comunale di Montegranaro per il prossimo anno, sulla base di un bando pubblicato lo scorso febbraio. Dopo ripetuti incarichi assegnati senza pubblicità, sulla base di criteri discrezionali, finalmente si giungeva a dare la possibilità a chiunque fosse in possesso dei requisiti necessari di coprire l’incarico che certamente non dà una remunerazione faraonica ma, comunque, appetibile: 5000 Euro lordi all'anno.
Tra le candidature arrivate in Comune a seguito della pubblicazione del bando sono state selezionate tre persone idonee all'incarico, convocate per il 10 aprile per il colloquio davanti alla commissione, formata dai tre responsabili dei rispettivi settori, cultura, affari generali e finanze, nonché di un impiegato in funzione di segretario verbalizzante. I tre candidati, tutti in possesso dei titoli e dell’esperienza richiesta, sono stati interrogati tramite tre domande comuni e una domanda segreta da sorteggiare per ogni concorrente. Fin qui la procedura.
Pare, però, che ci siano stati alcuni passaggi che possono sollevare qualche dubbio sulla procedura. Infatti alle candidate sono state poste domande non soltanto strettamente inerenti al ruolo che potenzialmente avrebbero coperto, ma anche su altri argomenti non precisamente inerenti, come il patrimonio artistico presente sul territorio comunale, che non è prerogativa specifica del bibliotecario. In particolare, inoltre, pare curiosa la presenza, tra le domande” segrete”, di una la cui risposta esula totalmente dal ruolo, a meno che il candidato non si occupi o si sia occupato in passato della questione. Si tratta della seguente domanda: “partendo dall'esistente, illustraci la tua proposta di valorizzazione turistica del territorio”.
Ovviamente un archivista bibliotecario non deve essere espressamente preparato su una questione che prevede più una specialistica da manager del turismo ma, qualora la cosa fosse stata ritenuta un requisito importante, credo dovesse essere stata specificata nel bando stesso, cosa che non è. In questo modo si metterebbero i candidati nella condizione di prepararsi e non si creerebbero eventuali disparità tra candidati che non si siano mai occupati di turismo e chi, invece, lo abbia già fatto. In questo modo si sarebbe evitata la possibilità di un ricorso da parte dei candidati esclusi che, invece, con questi presupposti, ne avrebbero, secondo me, facoltà. Per la cronaca, l’incarico è stato conferito alla figura che lo aveva già svolto in precedenza.


Luca Craia

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