mercoledì 26 aprile 2017

Celebrazioni del 25 Aprile a Montegranaro, tra il grottesco e il contraddittorio



Strane celebrazioni per la Festa dalla Liberazione, a Montegranaro, strane quanto è strana, almeno in questo frangente, l’alleanza tra forze che, ideologicamente, celebrano l’azione dei Partigiani e forze che, invece, hanno sempre sostenuto i Repubblichini di Salò. Ma la stranezza, fosse tutta qui, sarebbe puro esercizio retorico. Invece risiede altrove, in questioni più di ordine pratico che ci indicano sia quanto sia distratta l’Amministrazione Comunale sia quanto, sostanzialmente, sia ipocrita la celebrazione di una festa che dovrebbe essere importante per tutta la Nazione ma che, evidentemente, viene programmata più per dovere istituzionale che per convinzione.
Mi riferisco a due fatti capitati ieri. Il primo: la celebrazione ufficiale, svoltasi in piazza Mazzini, ha dovuto fare la gimcana tra le bancarelle del mercato. A quanto pare nessuno ha pensato, autorizzando il mercato canonico del martedì concomitante con la festa, che ci sarebbero stati problemi logistici. Non è la prima volta che capita: ricordiamo celebrazioni novembrine per le Forze Armate davanti a un monumento ai Caduti inaccessibile per le auto in sosta, perché nessuno si era ricordato di mettere gli opportuni divieti. Distrazioni.
Non è una svista, però, che gente che lavora per il Comune sia stata al lavoro durante le celebrazioni. Nonostante la Festa Nazionale, gli operai della ditta che lavora al rifacimento di viale Gramsci erano in cantiere, così come la spazzolatrice era in funzione nel quartiere Santa Maria. Io capisco che chi debba svolgere lavori indispensabili socialmente lavori in giorni di festa, ma in questi due casi mi pare che l’utilità sociale non ci sia e che questi lavoratori potevano godersi la festa in pace. A quanto pare in Comune non danno poi così peso al valore del 25 Aprile.

Luca Craia

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