venerdì 7 aprile 2017

L’unione fa la forza. Quattro comuni insieme per farsi sentire e vedere.


È un gesto importante, quello comunicato stamattina dal Sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, un gesto non soltanto simbolico che va nella direzione di reagire al torpore delle istituzioni nazionali e regionali nei confronti di un problema che, a distanza di mesi, rimane ancora insoluto. Unire le volontà di ripartire dopo il terremoto dei quattro comuni della Valnerina più colpiti è un fatto rilevante, primo perché moltiplica esponenzialmente le forze a disposizione, sia in termini di capacità di trattativa che di visibilità, secondo perché segna la determinazione con cui i quattro Sindaci coalizzati vogliono testimoniare la volontà di non arrendersi.
Giuliano Pazzaglini, Sindaco di Visso, Marco Rinaldi, Sindaco di Ussita, Marco Falcucci, Sindaco di Castelsantangelo sul Nera e Pietro Bellini, Sindaco di Preci hanno acceso una luce, anzi, un faro che illumina a giorno un problema che pare essere stato dimenticato dai media e dalle istituzioni. Non si può nemmeno parlare di ricostruzione quando ancora si devono rimuovere le macerie a distanza di quasi sei mesi dall’ultima scossa, e già i grandi media non ne parlano più. In quanto alla politica, sembra che, oltre ad Amatrice, il terremoto non ci sia stato e non abbia prodotto effetti, mentre la Regione Marche dorme sonni beati, cullandosi in un’idea di turismo lontanissima dalla realtà e dalla zona geografica che più avrebbe bisogno di sostegno.
L’accordo tra i quattro Comuni evidenzia la necessità di tenere accesi i riflettori sul problema, di continuare a parlarne, così come, nel mio piccolo, sto cercando di fare anche io nonostante critiche e superficialità. È necessario continuare a denunciare lo stallo nell’evoluzione dell’emergenza, portando alla luce tutti i problemi, piccoli e grandi. Ora, in quattro, parlando coralmente, certamente ci si può far sentire meglio.


Luca Craia

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