mercoledì 19 aprile 2017

Si torna a parlare della Statale della Valnerina. Ma solo in Umbria.



Stamattina, a Foligno, si è tenuto un vertice tra gli Ordini Professionali e la Regione Umbria per fare il punto sulla situazione post-terremoto. Al termine dell’incontro, il Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, è tornata a parlare, dopo mesi di silenzio sul tema, della questione riguardante la Valnerina e del suo ruolo fondamentale per il rilancio economico delle zone colpite dal sisma. Il Presidente umbro ha parlato in generale di strade e, per quelle di suo competenza, come la provinciale 477 che collega Norcia a Castelluccio, ha reso noto che sono già stati progettati gli interventi necessari, con relativi finanziamenti e bandi di gara, perché la strada torni a essere fruibile entro giugno, in tempo per la fioritura.
In quanto alla Valnerina, chiusa per la frana che la blocca all’altezza delle gole, la Marini ha detto che "la statale che porta a Visso è fondamentale per far ripartire il turismo e il lavoro in questo territorio". Parole sante che arrivano dal versante sbagliato o, quantomeno, meno interessante per le prospettive marchigiane. Nelle Marche, infatti, ormai da troppo tempo non si parla più di Valnerina, né si sa se i famosi monitoraggi, propedeutici a fantomatici lavori di ripristino che non sembrano essere nemmeno stati ancora pensati, siano almeno stati approntati. Rincuora, quindi, sentire di nuovo qualcuno che si interessi del problema, ma avremmo voluto ascoltare anche qualcosa di rassicurante sul lato marchigiano dei Sibillini che, invece, tace. (foto Gianluca Scarponi)

Luca Craia

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