domenica 23 aprile 2017

Ufficializzata la proloco dell’amministrazione. E parte male, vergognosamente.



Ritengo molto grave quanto accaduto ieri sera sul palco del La Perla. Credo che il direttivo della Banda Omero Ruggieri fosse all’oscuro di quanto il presentatore intendesse fare e per questo trovo ancora più grave quanto da lui pronunciato, non tanto per l’attacco personale e vigliacco nei miei confronti, da un palco e senza possibilità di replica, quanto per la vergognosa strumentalizzazione di una manifestazione molto bella e piacevole, del lavoro svolto con passione da ragazzi che a tutto pensano meno che a questioni di politica di bassissimo profilo. Eppure ieri sera, sul palco del La Perla, l’assessore alla cultura, Giacomo Beverati, il vicesindaco Endrio Ubaldi e il presentatore della serata, Simone Mancinelli, hanno pensato bene di approfittare della platea gremita per fare politica. Squallido.
È stata lanciata ufficialmente, dopo voci che rimbalzavano da giorni ma che non avevano nulla di ufficiale (ne abbiamo parlato su queste pagine qualche settimana fa) l’idea di una nuova, ennesima proloco sponsorizzata dalla politica. Lo ha detto lo stesso Mancinelli che si è autoeletto presidente ignorando che, un presidente eletto da nessuno è ben altra cosa che un presidente. Mancinelli ha usato il palco dove doveva solo fare il presentatore per lanciare il suo progetto di proloco, una proloco che non è una proloco perché, secondo il presidente in pectore, dovrebbe essere costituita da rappresentanti delle associazioni. Mancinelli dimostra di non sapere cosa sia una proloco, il che è grave per chi si propone di guidarla. Una proloco è un’associazione come le altre, con soci tesserati, e non un gruppo di associazioni.
L’intento di Mancinelli è quello di “gestire” (parole testuali) le associazioni. Bene, le associazioni si gestiscono da sole, non hanno bisogno di un carrozzone politico che le “gestisca”. Le associazioni lavorano bene, producono molto, e una proloco non avrebbe, in questo momento, alcun motivo di esistere, tanto più che quasi tutte le associazioni si sono già date una forma di coordinamento nell’Ente Presepe. Quello che vuole fare Mancinelli è una brutta copia dell’Ente Presepe, il cui scopo, oltre che essere evidentemente politico, sarebbe solo quello di generare confusione e spaccature nella parte migliore di Montegranaro: l’associazionismo. Nessuno ha chiesto a Mancinelli di creare una proloco se non l’amministrazione comunale che, su quello stesso palco, plaudiva e sorrideva.
È l’ennesimo tentativo da parte dell’Amministrazione Mancini e di Giacomo Beverati di mettere le grinfie su questo mondo che non riescono a capire, forse perché non ne hanno mai fatto parte, non si sono mai sporcati le mani nel fare qualcosa di realmente utile al paese. I rapporti con l’associazionismo sono disastrosi e, ciononostante, continuano con questi ridicoli tentativi di prenderne il controllo. In questo caso si è giunti al grottesco, con un’iniziativa censurabile che ha strumentalizzato una manifestazione che non c’entrava nulla e le associazioni che l’avevano organizzata. E se Mancinelli si propone di guidare la proloco con questi presupposti, non è che parta col piede sbagliato, parte in ginocchio.

Luca Craia

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