A Monte San Giusto, lungo la strada provinciale Maceratese, su un cartello di località pagato coi soldi dei contribuenti, è comparsa
da un paio di giorni una delle tante scritte a vernice spray inneggianti al Duce, questa
creatura mitologica metà uomo e per l’altra metà un po’ santo, un po’ statista,
un po’ sindacalista, un po’ ferroviere, un po’ poliziotto. Sono in tanti, per
lo più analfabeti mentali, a credere all’esistenza di questo semidio, immortale
ma morto, e a ritenerlo come la soluzione a tutti gli italici mali. Solo che,
per quanto semidio, è morto davvero e, anche fossero vere tutte le fesserie che
si raccontano su di lui, e anche fossero false tutte le verità sulle oscenità
da lui compiute, è comunque morto per davvero e, in quanto tale, impossibilitato
a risolvere alcunché.
La scritta ha giustamente suscitato indignazione in paese e sono stati
in molti a manifestare il proprio disappunto in vari modi, sia fisicamente che
virtualmente tramite Facebook. Tra i costernati da cotanta stupidaggine anche
il Sindaco di Monte San Giusto, Andrea Gentili, e diversi esponenti della sua
maggioranza. In tutto questo stracciarsi di vesti, però, nessuno ha pensato di
mandare qualcuno, se non andarci personalmente, armato di straccetto e solvente
per rimuovere l’opera del povero deficiente.
A porvi rimedio, alla fine, sono stati due ragazzi sangiustesi, uno
dei quali consigliere di minoranza, Andrea Salvatori, accompagnato dall’operativo
Lorenzo Ciampichini. Armati di solvente e di uno straccetto, hanno rimosso la
scritta in men che non si dica, filmando il tutto per poi pubblicarlo su
Facebook. Il commento al video è di dura condanna per il gesto ma anche di
invito a essere un po’ più concreti nelle cose. Del resto, per togliere di
mezzo questa ennesima ignobile cretinata, tutto sommato bastava poco.
Luca Craia
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