lunedì 8 maggio 2017

L’incapacità di governare per eccesso di supponenza



Cosa c’è di sorprendente nella notizia di stamane sulla portineria dell’ospedale? Niente, tutto da copione, non potevamo aspettarci nulla di diverso. Era logico che la soluzione prospettata dal Comune di Montegranaro non fosse funzionale, ci arrivava anche un bambino, ma i nostri amministratori sono così supponenti e pieni di sé da dare sempre tutto per scontato. Hanno dato per scontata l’adesione della Croce Gialla al loro progetto di collaborazione, e hanno sbagliato. Hanno dato per scontato che con le borse lavoro avrebbero risolto e non hanno nemmeno pensato a trovare soluzioni alternative. E hanno di nuovo sbagliato. Ora si ritrovano con un pastrocchio in mano, uno di quei pastrocchi che si risolvono male, ma male male. Ma saranno talmente supponenti da non ammetterlo mai.
La supponenza, la spocchia, è questo il difetto più grande di questa amministrazione comunale, quello che gli fa commettere errori fatali, che gli fa protrarre i disservizi all’infinito. La stessa supponenza che ha portato i disagi nella zona industriale a protrarsi fino all’inverosimile. La stessa spocchia che impedisce al vicesindaco e al suo fido scudiero Gaudenzi di non ammettere nemmeno sotto tortura il fallimento del sistema di videosorveglianza. La stessa altezzosità con la quale si cerca di imporre alle associazioni un giogo ogni volta sotto una forma diversa. La supponenza di chiamare trasparenza la totale opacità del modus operandi quando si conferiscono incarichi o quando si distribuiscono contributi o fondi regionali (ne ho parlato stamattina).
A memoria mia non ricordo amministrazione peggiore, e il motivo di tanta cattiva gestione della cosa pubblica è fondamentalmente la supponenza, unita a una manifesta incapacità ad amministrare, che sarebbe poca cosa in confronto all’ottusità che deriva dalla spocchia profonda che pervade ogni singolo personaggio di questa maggioranza, dal Sindaco fino al più inutile dei Consiglieri Comunali, carica peraltro difficile da assegnare. Una spocchia che li porta lontani anni luce dai cittadini e dalle loro reali esigenze, che li fa evitare ogni confronto con la gente, che li fa operare in progetti che non servono, che sprecano denaro pubblico, che creano più disagi che vantaggi. E dall’alto della loro supponenza, non lo capiscono.

Luca Craia

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