martedì 9 maggio 2017

Montegranaro e la sicurezza. La triste sbrodolata del Vicesindaco sulle telecamere.



Pur avendomi, il vicesindaco di Montegranaro, Endrio Ubaldi, interdetto l’accesso al suo profilo, cosa abbastanza disdicevole da parte del mio vicesindaco (lo so che preferirebbe non lo fossi, ma sono cittadino di Montegranaro anche io), e nonostante sullo stesso faccia chiari riferimenti alla mia persona senza nominarmi apertamente e senza darmi la possibilità di leggerli né di replicare, notizie delle sue gesta virtuali mi giungono comunque. Così mi arriva la nuova che il nostro si vanterebbe oltremodo dello strepitoso successo ottenuto dalle sue amate telecamere circa l’identificazione di due balordi che avrebbero aggredito due ragazzi davanti a un locale montegranarese.
Vorrei ricordare al Vicesindaco che a Montegranaro abbiamo episodi di questo tipo tutti i santi giorni, purtroppo, e anche episodi ben peggiori. I furti a Montegranaro non fanno più notizia tanti ne accadono. Vorrei anche far notare al nostro vicesindaco che, nonostante le telecamere, anzi, da quando sono state installate le telecamere, la situazione è peggiorata, e di molto, dato che a lui e al suo fido sembra sfuggire. Vederlo e saperlo tronfio per questo episodio fa rabbia, non tanto perché lo sbrodarsi è ridicolo, quanto perché evidenzia quanto il nostro vicesindaco ignori, più o meno volutamente, la realtà.
Le telecamere non sono inutili, lo diventano quando rivestono il ruolo di unico controllore della sicurezza cittadina. Quando, con l’alibi delle telecamere, ci si rilassa e si rinuncia ad ulteriori e più efficaci misure contro crimine e disordine sociale, le telecamere non solo diventano inutili ma si trasformano in qualcosa di dannoso. È quello che sta accadendo a Montegranaro, è evidente, è sotto gli occhi di tutti tranne che del Vicesindaco. Il paese non è sicuro, la gente ha paura, di notte è il far west ma, nonostante questo, ci si loda di un successo in mezzo a un mare di insuccessi.
Vorrei sentire il vicesindaco dirsi preoccupato per la situazione. Vorrei vederlo adoperarsi per risolverla. Vorrei leggere notizie di suoi incontri con il Prefetto per chiedere più vigilanza, o col Procuratore della Repubblica, per esigere più rigidità. Vorrei venire a sapere che è impensierito dai tanti fatti di cronaca che capitano in paese, non che è felice perché uno è stato risolto. Bisogna farlo scendere dal suo piedistallo, il nostro Ubaldi, portarlo per terra a vedere e capire che la situazione non dà alcun motivo per essere orgogliosi. Invece c'è chi lo incoraggia nel suo delirio di autocelebrazione.

Luca Craia

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