giovedì 4 maggio 2017

Scuola di Santa Maria: non dovevamo fare i lavori in estate?



Se ne sono dimenticati tutti, a quanto pare, ma il 30 ottobre scorso, circa sei mesi fa, la terra ha tremato forte, qui da noi, tanto forte da fare danni seri anche a Montegranaro, per quanto infinitamente meno seri di quelli prodotti all’interno del cosiddetto cratere. Ci sono case lesionate, gente sfollata, e un sacco di edifici pubblici danneggiati. Qualcuno ricorderà che anche la scuola di Santa Maria era stata danneggiata e che questo edificio suscita da sempre grandi preoccupazioni per la sua tenuta strutturale. Lo studio sulla vulnerabilità sismica dello stabile, unico realizzato a Montegranaro nonostante la legge imponga queste misure cautelative per tutti gli edifici scolastici, ha lasciato pochi dubbi: l’edificio è pericoloso. Così, si ricorderà, l’Amministrazione Comunale ha deciso di predisporre l’adeguamento sismico della scuola, un adeguamento che porterà il livello di sicurezza a 0.7 che, certamente, non è l’ottimo. Ma almeno si migliora, di poco ma si migliora. Chi si accontenta gode, anche quando dentro quella scuola ci sono i propri figli.
I lavori di adeguamento dovrebbero essere finanziati con fondi regionali. La somma stanziata è di 580.000 Euro, e pare che sia già stata approvata in Regione. Il Sindaco, Ediana Mancini, il 12 novembre dichiarava: “grazie anche all’assessore Fabrizio Cesetti, abbiamo avuto la notizia che con il decreto da parte della regione Marche del 2 novembre scorso è stato integrata la graduatoria per intervento di edilizia scolastica per l’annualità 2016, con l’inserimento di Montegranaro e Francavilla d’Ete”. Il problema è che, di questi soldi ancora non c’è traccia. Eppure il Sindaco, sempre il 12 novembre scorso, doveva: il nostro finanziamento di 580.000 euro è certo e stiamo aspettando che il Ministero eroghi le risorse per fare la gara di appalto, che dovrà essere espletata entro fine marzo”. Già, solo che siamo a maggio e ancora non ci sono notizie.
La scuola finisce tra un mese, l’8 giugno. Se si devono fare dei lavori, questi andrebbero fatti quando la scuola è chiusa, quindi durante le vacanze estive. Ma ci sono i tempi di appalto, che sono lunghi, e già con quelli, partendo da oggi, si arriverebbe a estate inoltrata. Poi vanno fatti i lavori, e anche quelli richiedono tempo, anche perché non sono affatto semplici da realizzare: ogni muro tramezzo dovrebbe essere abbattuto e sostituito con una struttura rinforzata in ferro. Una cosa che non si fa, immagino, in quindici giorni.
Che vuol dire tutto questo? Secondo me vuol dire che a settembre i bambini torneranno a scuola nella stessa struttura dove vanno ora, ossia un edificio con basso livello di sicurezza. Magari al prossimo terremoto cominceremo di nuovo a preoccuparci.

Luca Craia

Nessun commento:

Posta un commento