Ha fatto scalpore la notizia, diffusa dal notiziario online Picchio
News, che un residence ha fatto indossare dei braccialetti azzurri
agli sfollati per distinguerli dagli ospiti paganti. Intendiamoci, anche gli
sfollati sono paganti, ma per loro paga la Regione Marche e, evidentemente,
paga meno rispetto a quello che corrispondono i turisti.
Andrebbe precisato che sono molte le strutture ricettive ad adottare
il sistema dei braccialetti di diversi colori per distinguere le varie
tipologie di ospiti, per esempio tra chi usufruisce della mezza pensione da chi
della pensione completa o che ha diritto all’uso di determini servizi accessori
piuttosto che no. Posto che, comunque, il sistema è discriminatorio e
irrispettoso anche per gli stessi turisti e fossi io un ospite pagante di una
struttura che mi obblighi a indossare un braccialetto per indicare, in qualche
modo, anche il mio status sociale, me ne andrei il giorno, dopo, resta il fatto
che la prassi, per quanto deprecabile, pare sia consolidata.
Però rimane irriguardosa e lesiva della dignità degli sfollati. È fortemente
irriguardosa, a pensarci bene, e invito ognuno dei miei lettori a cercare di
immedesimarsi in una di queste persone che hanno perso la casa, i propri beni,
la propria socialità, che hanno visto sconvolta la propria esistenza e, tra le
tante bastonate devono subire anche quella di essere indicati come diversi,
identificati visivamente da chiunque come sfollati. E se, nell’ottica della
struttura ospitante, questo è organizzativamente normale (posto che, come detto
sopra, normale non mi sembra per niente), rimane il nuovo oltraggio alla
dignità di queste persone.
La responsabilità, però, di chi è? Mi pare evidente: di chi è arrivato
all’estate, dopo tante promesse, dichiarazioni, menzogne e sta permettendo che
tutto questo accada. La responsabilità è di chi, in dieci mesi non è riuscito a
dare una sistemazione dignitosa a queste persone, ancora non ha portato le SAE
nei paesi terremotati, ancora non ha spostato una pietra. La responsabilità è
in chi sta portando avanti una politica di distruzione sociale delle zone
terremotate, una politica di desertificazione, una politica di una disumanità
comparabile solo ad antichi ricordi storici che vorremmo tutti scacciare dalla
mente. La responsabilità non è della struttura ospitante che, comunque, bene
farebbe a rivedere i propri sistemi di identificazione degli ospiti. La
responsabilità è puramente e totalmente politica.
Luca Craia
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