Doveva capitare, prima o poi, ed è capitato. Alla violenza,
generalmente, corrisponde altra violenza, specie se alla prima violenza, chi
dovrebbe intervenire per contrastarla, non lo fa, attende, tergiversa, si
aggroviglia tra mille ragionamenti, condizionamenti, ideologie. Il furgone che,
a Londra, si lancia contro i fedeli musulmani di una moschea è la conseguenza
dell’ignavia della politica europea che non sa prendere misure efficaci contro
il terrorismo islamico.
I musulmani non hanno l’esclusiva sui matti. Abbiamo matti in
abbondanza anche noi occidentali ed è andata bene che non fosse capitato ancora
nulla del genere, almeno finora. Ma quando un intero popolo, un’intera cultura,
un’intera società vive minacciata, nel terrore che un esaltato si faccia
saltare in aria in mezzo alla gente o la accoltelli o la travolga con un
camion, prima o poi qualcuno si mette in testa di reagire e, se a reagire non
sono le istituzioni, la reazione diventa deprecabile e condannabile quanto la
causa.
Si sta innescando un processo pericolosissimo, una sorta di potenziale
guerra civile tra occidente e quell’oriente che abbiamo in casa e che non
riusciamo o, forse, non vogliamo controllare. È conseguenza diretta delle
politiche di accoglienza indiscriminata che ancora vengono promulgate, vedi il
caso assurdo dello ius soli in Italia. Il senso di insicurezza che provano gli
Europei è determinato dalla mancata risposta, da parte dei governi, all’istanza
di sicurezza che arriva dalla gente, e tra la gente ci sono anche i matti che
si lanciano sulla folla. E ce ne sono presumibilmente tanti, per cui ora sorge
un altro grosso problema che si può arginare solo dando risposte concrete.
Occorre che i governanti scendano finalmente sulla terra e conducano
con sé quelle masse di indemoniati ideologici che vivono nelle loro ville
recitante e nulla sanno dei problemi veri che vive il ceto medio. Occorre che
si prendano misure serie nella regolazione dei flussi migratori e nel controllo
di chi già è inserito nel nostro tessuto sociale. Se si continuerà con gli
astrattismi ideologicizzati, con la stasi decisionale e la vigliaccheria
politica, andremo probabilmente incontro a un reale scontro tra civiltà e il
campo di battaglia saranno le nostre città
Luca Craia
Nessun commento:
Posta un commento