Degli oltre 12.000 sfollati presenti nelle strutture costiere, oggi
sono presenti nei camping e negli alberghi della costa marchigiana 784 persone.
Secondo la Regione Marche, a fine giugno dovrebbero restarne soltanto 375. È quanto
afferma un fumosissimo comunicato stampa scritto in una lingua che somiglia
vagamente all’italiano e che, per capirlo, l’ho dovuto rileggere tre volte e
ancora non sono sicuro di aver capito bene.
“Molti hanno scelto di andare in autonoma sistemazione per ricevere il
contributo” dice il comunicato, lasciando intendere che il punto è
il contributo e non lo sballottamento a cui questa gente è sottoposta. Per
quanto riguarda il caso “Natural Village”, la Regione comunica che “ha ricollocato tutte le persone che hanno
deciso di spostarsi dalla struttura”, come fossero pacchi da
spostare da un magazzino all’altro. E poi fa i nomi di quelli che sono rimasti,
uno per uno, anche spiegando bene bene in che villino sono ospitati, alla
faccia della privacy.
Pieroni
è soddisfatto: “Voglio ringraziare tutte
le persone che in questi mesi stanno facendo un lavoro straordinario per assistere
gli sfollati della costa” dice “ringraziamo
anche le strutture alberghiere. Molte totalmente o parzialmente hanno prorogato
fino a dicembre la permanenza degli sfollati. Per quanto riguarda i cittadini
colpiti dal sisma già da 15 giorni tutti sapevano dove sarebbero stati
trasferiti secondo le loro esigenze, assistiti dalla protezione civile. Le
disponibilità degli alberghi infatti sono da mesi superiori alle reali esigenze”.
E se questo è vero, mi pare chiaro che qualcuno ha dormito, e non sono certo
gli sfollati.
Luca Craia
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