martedì 13 giugno 2017

Settimana della cultura flop. Funzionano solo le iniziative delle scuole.



Intendiamoci: non c’è mai stato un pubblico da stadio alla Settimana della Cultura montegranarese, nemmeno quando a organizzarla c’eravamo Enzo Conti e io, ma quest’anno si è registrato un insuccesso, credo, senza precedenti, mitigato soltanto dal pubblico presente alle manifestazioni delle scuole che, oltretutto, rappresentavano la maggior parte degli eventi in cartellone. Le scuole tirano per forza, tra genitori, nonni e parenti vari, e riescono a riempire anche il teatro, ma le altre iniziative, per quanto ne so, sono rimaste roba per pochi, anzi, pochissimi.
Va detto che è stata pessima anche l’organizzazione, con un programma stilato in fretta e furia in pochissimo tempo e senza alcun tipo di promozione. Il Comune non ha speso nemmeno i soldi per fare due locandine da far girare per il paese.
È un peccato, perché la Settimana della Cultura, così come era stata concepita dopo che il Mibact aveva abbandonato baracca e burattini, era uno sforzo congiunto di tante associazioni culturali ed era destinata a crescere nel tempo, mentre oggi, con l’impronta data da Beverati e dai suoi colleghi di giunta, è diventata un’iniziativa molto sponsorizzata politicamente e portata avanti dalle solite due o tre associazioni amiche, con qualche eccezione, che contano molto sulla gratitudine del Comune. È ovvio che, con eventi davvero poco stimolanti e la continua tendenza a dividere il paese, la cosa non possa funzionare.

Luca Craia

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