Ora sembrerà che io ce l’abbia con Neri Marcorè, personaggio che
invece apprezzo molto sia come attore che come conduttore, specie alla radio.
Però Marcorè si presta bene come esempio di come vanno le cose in Italia e mi
piace approfittare della sua disponibilità - visto che, oltretutto, in qualche
modo, mi risponde (a me e magari ad altri) chiamandomi “guru del web” - per fare
un disegno a uso e consumo di chi, magari, non ha capito bene come stanno
andando le cose.
Ne ha parlato ieri, anche su queste pagine, il Coordinamento dei Comitati
ma mi piace tornarci sopra perché il concetto è importante. Cosa sta accadendo
nelle Marche? Nella Marche chi ci amministra considera la prevenzione sismica
una cosa da poco, sulla quale non vale la pena investire. Infatti la cifra
destinata alla microzonazione, operazione fondamentale per avere un quadro
preciso del rischio sismico del territorio, pare sia di 3.7000.0000 Euro.
Secondo gli esperti, primo fra tutti il geologo Rodolfo Marcelletti, la cifra è
estremamente insufficiente e non permetterebbe di avere un quadro completo ma
soltanto uno molto ma molto approssimativo.Questo, è evidente, metterebbe a rischio la vita stessa delle persone perchè non avremmo modo di prevenire.
Nel contempo, però, la Regione Marche stanzia da bilancio, il che significa
che i soldi ci sono e sono disponibili, ben 10.000.000 di Euro per la
promozione turistica, nella cui cifra rientrano le varie piste ciclabili, grotte
e altre operazione che sarebbero magari bellissime e utilissimi in una situazione
normale ma non in piena emergenza e, soprattutto, senza avere un quadro del
rischio che si corre. Tra questi investimenti figurano, (in piccola parte,
intendiamoci) i circa 150.000 Euro utilizzati per l’iniziativa del nostro
amico, iniziativa che è stata pubblicizzata come gratuita ma che, come si vede,
viene pagata dalla collettività, anche da chi ai concerti non ci va.
Ecco, secondo me c’è qualcosa che non va sulla scala delle priorità. E
mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse, magari lo stesso Marcorè, come mai
nelle Marche vengono prima i concerti che la sicurezza e, quindi, la vita delle
persone. Attendo fiducioso.
Luca Craia
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