È da ieri che circola la notizia, correlata dalla foto di un cartello
affisso nell’area camper di Castelsantangelo Sul Nera, che la Regione Marche
avrebbe deciso di portare via il modulo bagni che serviva il gruppo di
terremotati che si sono stanziati in quello spazio già nell’immediato domani
del terremoto. La motivazione addotta sarebbe che l’emergenza, udite udite, è
finita. Il cartello è stato affisso dal Comune di Castelsantangelo. Questi i
fatti.
Facciamo due ragionamenti: l’emergenza, secondo la Regione Marche, è
finita. Quindi i terremotati potranno tornare nelle loro case. Peccato che le
case non ci sono più, ci sono le macerie ma le case no. Quindi l’emergenza è
finita, sempre secondo la Regione Marche, ma i problemi sono tutti lì. E lo
stesso Comune di Castelsantangelo, che ha scritto il cartello su carta
intestata e lo ha fatto attaccare nell’area camper, ancora non ha detto una
parola sulla questione. Magari un po’ di conforto per i propri cittadini, una
presa di posizione a loro difesa, sarebbe stata apprezzabile. Ma niente, solo
silenzio.
Ho chiesto spiegazioni all’Assessore Sciapichetti e spero me ne dia.
Nel caso, vi informo.
Comunque concludo: siamo di fronte all’ennesimo indizio della
strategia della desertificazione delle zone montane. Io non riesco a trovarla,
una logica, in un atto così meschino e stupido. Mi sono sforzato per trovarla
ma non ce l’ho fatta. L’unica spiegazione che mi so dare è che qualcuno abbia
deciso che i terremotati non possono più stare lì, devono andare altrove,
magari il più lontano possibile. E anche il Comune, in questo caso, non è che
si stia impegnando molto perché questo non accada.
Attendo smentite. Speriamo credibili.
Luca Craia
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