Che la criminalità, almeno quella di basso livello, la manovalanza o
poco più, sia in mano agli immigrati e agli stranieri mi pare evidente. Gli
episodi di cronaca degli ultimi anni evidenziano come lo spaccio, ma anche
altri tipi di crimine non organizzato siano in altissima percentuale commessi
da cittadini extracomunitari, per di più magrebini.
Uno dei modi per poter controllare in qualche modo il fenomeno
potrebbe essere quello di tenere monitorati gli arrivi di nuovi soggetti che
vanno a inserirsi nel tessuto esistente. Normalmente gli extracomunitari
tendono a ghettizzarsi, lo vediamo in maniera chiara, si installano in massa in
zone per precise e individuabili. Ecco allora che un’azione efficace potrebbe
essere il controllo dei quartieri e delle abitazioni.
In questo sarebbe fondamentale effettuare un censimento preciso della
popolazione di origine straniera, operazione certamente complessa ma che, una
volta effettuata, porterebbe a un quadro preciso della situazione sapendo anche
cosa, come e dove controllare. Potrebbe anche far emergere il nero, i tanti
Italiani che affittano immobili non regolarmente. E forse gran parte del
problema è proprio lì, mancando il controllo su questi immobili in quanto nulla
risulta al loro riguardo.
Luca Craia
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