Non ho il piacere di leggere quanto scrive su Facebook l’assessore all’ambiente
del Comune di Montegranaro, Roberto Basso in quanto il nostro amministratore ha
pensato bene di bloccarmi, impedendomi di tenermi aggiornato sulle sue
disquisizioni. Non che queste mi interessino particolarmente ma, dato che
talvolta mi riguardano in maniera diretta, se non altro per correttezza sarebbe
opportuno che io sia in grado di poter almeno controbattere, così come è in
grado lui di farlo sulla pagina Facebook de L’Ape Ronza, cosa che, ogni tanto,
fa. Io non posso.
Mi si riferisce, quindi, che ultimamente si sia molto adirato per un
mio post, quello che tratta della questione del finanziamento per il
miglioramento sismico della scuola di Santa Maria che, secondo il Corriere
Adriatico, che sabato scorso pubblicava un articolo sull’argomento, sarebbe
stato nella disponibilità del nostro Comune già da luglio, almeno per quanto
riguarda la possibilità di avviare le procedure di appalto, ma che nulla si sia
fatto perché l’Amministrazione Comunale montegranarese non ne era al corrente.
L’articolo del Corriere Adriatico afferma che tali informazioni
arrivino dall’assessore regionale Cesetti e che il fatto della mancata
conoscenza di questa possibilità di evitare ulteriori lungaggini sia scaturito
da una dichiarazione dell’assessore Perugini. Io non ho fatto altro che
commentare l’articolo del giornale, esprimendo il mio punto di vista,
certamente non dando una notizia che era già stata data dal giornalista. Ebbene,
l’assessore Basso mi accusa di aver scritto il falso. Ora io non capisco: è
falsa la notizia, e quindi il falso lo avrebbe scritto il giornale, oppure è
falso il mio ragionamento e non capisco come un ragionamento possa essere
falso. Semmai potrebbe essere non corretto, opinabile, contrastabile, ma falso
non credo. Però le ire dell’assessore sono dirette a me e non al giornale,
quindi desumo che sia il ragionamento che lo fa arrabbiare e non la notizia.
Che ragionare in maniera differente rispetto ai nostri amministratori
sia cosa poco gradita e questi ultimi è fatto noto. È, però, interessante notare
la strategia di demolizione del ragionamento, che non prevede l’uso della
dialettica bensì la tecnica dello sputtanamento: non mi piace quello che dici
quindi è una bufala. Ma una bufala è una notizia falsa, se non sbaglio, e io
non ho dato nessuna notizia. Quindi delle due l’una: o Basso non ha capito
quello che ho scritto o è in malafede. C’è una terza ipotesi: non ha letto
quello che ho scritto ma glie lo hanno raccontato. Capita spesso, ma da chi ha
la responsabilità di amministrare un Comune come il nostro mi aspetterei ben
altra caratura.
Luca Craia
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