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giovedì 2 febbraio 2017

Crocifisso del Cimitero: Arkeo è pronta per il restauro. Ci sono soldi e progetto.



Come ricorderete, qualche mese fa lanciammo da queste pagine l’appello a intervenire sul crocifisso conservato nella cappella laterale sinistra del cimitero civico. Si tratta di una bella scultura in legno e cartapesta, di difficile datazione ma probabilmente preesistente al cimitero stesso, il cui stato di conservazione è molto compromesso per l’azione di tarli e tempo.
Dopo l’appello, Arkeo si è subito mossa per realizzare un progetto di intervento con il relativo computo dei costi, in modo tale di poter muoversi per raccogliere la cifra necessaria per mettere in salvo il prezioso manufatto. Contemporaneamente ci siamo attivati per cercare sponsor o, eventualmente, programmare una raccolta fondi popolare. Fortunatamente abbiamo trovato uno sponsor, un imprenditore montegranarese di buona volontà e di grande sensibilità che si farà carico di tutti i costi di restauro.
Ora, essendo il bene di proprietà del Comune di Montegranaro, dovremo incontrare l’Amministrazione Comunale per illustrare il progetto e ottenere, si spera, il placet ad agire, dopodiché occorrerà seguire l’iter consueto, che ormai consociamo bene, per avere le opportune autorizzazioni da parte della soprintendenza. La richiesta di incontro all’Amministrazione Comunale è già stata protocollata e ci auguriamo di essere convocati quanto prima, onde poter partire velocemente col restauro che sembra, a tutti gli effetti, urgente. Il tutto servirà per recuperare un altro pezzetto della storia e della cultura montegranarese senza alcun costo per la collettività.
                                      
Luca Craia

venerdì 13 gennaio 2017

Trinità, la chiesetta dimenticata dei Conventati.



La chiesetta della SS.Trinità la possiamo trovare percorrendo, appunto, via Trinità, la strada che dalla chiesa di San Liborio scende fino a via Elpidiense Sud ed è situata circa a metà via, nell’unico lotto “verde” dell’area. Per capire che si tratta di una chiesa ci vuole un po’ perché, passando veloci, si vede soltanto un muro di mattoni che spunta tra la folta vegetazione. Avvicinandosi, però, si scopre un delizioso tempietto neoclassico completamente mangiato da una selva di erbacce e alberi spontanei, segno di come la chiesetta sia stata completamente dimenticata da tutti fuorché da chi ci abita vicino che, però, ormai l'ha metabolizzata come rudere.
Invece quel piccolo edificio ricoperto da rampicanti selvatici e nel centro del quale addirittura crescono alberi (il tetto non c’è più) era la cappella funebre della famiglia Conventati. Va ricordato che nell’area di cui parliamo esisteva l’antico cimitero cittadino, poi spostato nella posizione attuale alla fine del XIX secolo. Uniche testimonianze della presenza dell’antico camposanto sono la croce in ferro che si erge al centro dell’incrocio di fronte alla chiesa di San Liborio e, appunto, la chiesetta della Trinità. Molto probabilmente sotto il pavimento del tempio ci sono ancora le tombe di alcuni Conventati.
A quanto sappiamo la chiesa risulta di proprietà del Comune. È ancor più
stupefacente, quindi, lo stato di abbandono in cui versa. Nessuno si è mai preso la briga almeno di tenere pulita l’area che, oltretutto, è sita al centro di un quartiere densamente popolato. Inoltre non vi sono recinti, per cui esiste anche la possibilità che qualcuno, magari un bambino, possa avventurarvisi all’interno con enormi pericoli.
Sarebbe quantomeno opportuno ripulire l’area dalle erbacce in modo tale da poter accedervi e fare gli opportuni rilievi, sia per quanto riguarda la staticità dell’edificio sia per quanto riguarda la parte archeologica della quale proporrei che sia Arkeo ad occuparsi (presentai domanda al Comune per questo già nel 2014). Nel frattempo raccomando a tutti di non avvicinarsi, sia per non assumere rischi inutili sia per non rovinare ulteriormente un altro dei piccoli tesori dimenticati di Montegranaro.

Luca Craia

martedì 27 dicembre 2016

Miracolo al Cimitero. Il portico guarisce da solo.



C’è da pensare al miracolo: un portico che viene transennato perché lesionato dal terremoto a cui, dopo pochi giorni, viene lasciato libero l’accesso o ha del miracoloso o c’è qualcuno che non lavora come dovrebbe. È quello che capita al Cimitero di Montegranaro: il portico della parte monumentale è stato chiuso con transenne e nastro rosso e bianco immediatamente dopo la scossa del 30 ottobre. Un atto di responsabilità, visto che la costruzione è stata danneggiata, anche se non irrimediabilmente, e consentire l’accesso al pubblico potrebbe essere pericoloso.
Ma si sa com’è fatta la gente: una transenna si sposta, il nastro si scavalca. E così, dopo qualche giorno in cui il divieto è stato rispettato, le transenne sono diventate un deterrente poco efficace: spostate, il nastro strappato e la gente che passa tranquillamente. Il problema, però, è che il pericolo è lo stesso dell’immediato giorno dopo il terremoto, a meno che, appunto, non ci sia stato un miracolo e la struttura si sia riparata da sola. Quindi, con le transenne spostate, si mette a rischio l’incolumità della gente. La stessa cosa sta capitando in alcune zone della parte più nuova, dove il terremoto ha aperto filature profonde e addirittura staccato le scale dal pianerottolo. Anche lì le transenne sono spostate e la gente passa tranquillamente.
Il cimitero dispone di un servizio di custodia che dovrebbe vigilare anche su queste cose. Sarebbe interessante sapere se i custodi hanno segnalato il problema al Comune oppure se non l’hanno nemmeno notato. In ogni caso occorre intervenire, ferma restando la maleducazione di chi ha spostato le transenne.

Luca Craia

sabato 24 dicembre 2016

Un tesoro misterioso: il Crocifisso del cimitero. Sopralluogo con la restauratrice Allegri.



Questo pomeriggio ho accompagnato la restauratrice Rossana Allegri per un sopralluogo al Cimitero di Montegranaro dove, nella cappellina pubblica di sinistra della parte monumentale, è conservato un bellissimo crocifisso ligneo che necessita di un’opera di restauro urgente. Anche la dottoressa Allegri ha ritenuto la scultura di grande valore artistico e storico e reputa improcrastinabile un intervento di recupero per scongiurare il serio rischio di perdere l’opera. Nei prossimi giorni, quindi, Rossana Allegri redigerà un progetto che verrà poi sottoposto all’Amministrazione Comunale che è già stata informata del nostro intento, per poi procedere alla ricerca dei fondi. L’idea è di trovare il denaro necessario tramite una sottoscrizione popolare, in modo che ogni Montegranarese abbia la possibilità di dare il proprio contributo per il recupero di un importante tassello della nostra storia.
Il Crocifisso, secondo la Allegri, è molto più antico del Cimitero stesso, che è stato costruito solo verso la fine del secolo scorso mentre la scultura potrebbe risalire a qualche secolo addietro. La datazione esatta, però, allo stato attuale non è possibile e la restauratrice si è riservata di esprimere un parere più preciso una volta messa mano all’opera, tolto lo strato di sporcizia dovuta ai secoli e visionati i dettagli. Anche la fattura è piuttosto particolare: potrebbe trattarsi di un Crocifisso mobile, con articolazioni alle spalle e alle gambe, in modo che potesse essere anche deposto e avere una duplice funzione di Crocifisso, appunto, e di Cristo Morto. Il panneggio del perizoma, in tela gessata, è molto deteriorato così come l’intero bacino della statua. La Croce è stata segata in basso per combaciare con la lapide sottostante, la qual cosa potrebbe testimoniare come la scultura fosse ubicata altrove e poi adattata alla nuova collocazione, il che spiegherebbe anche alcune anomalie nella postura. A mio parere il Crocifisso era già presente nell’antico cimitero di Cima di Colle, forse proprio all’interno della Cappella della Trinità.
Non appena saremo in possesso del progetto e del relativo preventivo ci attiveremo per la raccolta fondi, sperando nella generosità dei Montegranaresi e nel loto attaccamento al paese e ai suoi tesori.

Luca Craia