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martedì 26 maggio 2020

A Montegranaro arrivano autovelox e controllo elettronico del rosso.



Tempi duri per i furbi della strada, a Montegranaro: finalmente la Polizia Municipale verrà dotata di strumenti atti a controllare le infrazioni semaforiche, che sono un costume consolidato dei Montegranaresi. In particolare, i semafori di Porta Romana sono una lotteria, perché c’è sempre qualcuno che brucia il rosso. Tra qualche tempo, però, chi lo fa rischierà sanzioni pesanti, perché l’Amministrazione Comunale ha deliberato di autorizzare il noleggio di attrezzature idonee al controllo delle apparecchiature semaforiche. E speriamo che adesso possiamo attraversare strettoia e circonvallazione più tranquilli.
Con la stessa delibera si è autorizzato anche il noleggio di apparecchi per il controllo della velocità. Non è specificato che tipo di apparecchi, se autovelox o telelaser. In ogni caso, ben vengano anche questi,  purchè non se ne abusi e non si tendano trappole agli automobilisti,, come spesso si fa in comuni vicino al nostro.
Alla votazione non hanno partecipato i due assessori targati PD: Basso e Perugini.

Luca Craia

lunedì 23 gennaio 2017

La legalità costa. Trecento Euro per un tavolo.



Si parla ormai da diverso tempo del fantomatico “tavolo della legalità”, istituito presso la Provincia di Fermo, al quale aderiscono diversi Comuni del Fermano nonché istituti scolastici e altri Enti e Istituzioni. Il Tavolo servirebbe, nelle intenzioni, a promuovere la cultura della legalità attraverso non meglio specificate iniziative. È nato nel 2012 e, da allora, in quanto a risultati ha prodotto ben poco, visto che la cultura della legalità è ben lungi dall’essere diffusa e, in quanto a sforzi per promuoverla, al di là di singoli incontri e convegni, si è fatto veramente poco se non andare in direzione contraria.
A tal proposito ricordo i casi di Montegranaro e Monte Urano, comuni autodefinitesi “car friendly” perché contrari all’uso della sanzione per punire chi viola le regole, nella fattispecie quelle del Codice della Strada. Comuni talmente friendly con chi non rispetta le regole e, quindi, ha un comportamento contrario alla legalità, che l’ammontare annuo delle contravvenzioni elevate sfiora il ridicolo. Ciononostante si vuole promuovere la cultura della legalità. Quando si dice predicare e razzolare differentemente. Solo che la semplice adesione a questa tavolata di amici costa 300 Euro all’anno solo di iscrizione. Ora, non che la cifra sia astronomica, ma un minimo di coerenza sarebbe auspicabile O, se proprio si vuole essere incoerenti, almeno che sia gratis.
                                      
Luca Craia

martedì 17 gennaio 2017

I comuni “car friendly” e l’opportunismo di non fare le multe



Ogni volta che leggo che un Comune sia car friendly perché non fa le multe mi viene una sincope. È come dire che la sanzione è sbagliata, che la norma è sbagliata e che si può tranquillamente disattenderla. Stamattina leggevo sul Corriere Adriatico di quando siano buoni a Monte Urano che non fanno le multe, e ripensavo anche ai colleghi montegranaresi che hanno dichiarato la stessa cosa a fronte di un monte contravvenzioni annuo che definire ridicolo è un eufemismo.
Non fanno le multe, i Sindaci moderni, perché loro non fanno cassa in questo modo. No, loro preferiscono fare cassa con le tasse, facendole pagare a tutti, anziché sanzionare chi ha un comportamento sbagliato. Fare le multe è brutto, secondo questi illuminati amministratori, perché si diventa brutti e cattivi. Ma soprattutto, e diamolo una volta per tutte scansando l’ipocrisia dal campo, fare le multe fa arrabbiare la gente e c’è il rischio che poi, la gente, quando va a votare se ne ricordi.
Si tratta di ipocrisia, infatti, non di essere buoni e garantisti. La sanzione è uno strumento previsto dalla legge e ha una duplice funzione: punire ed educare. Non fare le multe equivale a legittimare il comportamento errato, e lo vediamo bene, nelle nostre zone, quanto sia considerato legittimo ignorare bellamente il codice della strada. Ma i nostri amministratori non vogliono far cassa con le multe. Magari fanno cassa con le imposte sui rifiuti, con quelle sull’occupazione del suolo pubblico, con le addizionali. Ma con le multe non sia mai: il cittadino multato è un cittadino arrabbiato, e un cittadino arrabbiato può farti perdere un sacco di voti. Che parcheggi dove gli pare.

Luca Craia